09/12/2009

Ich hab dich lieb

Dicebas quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
nunc te cognovi: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et levior.
qui potis est, inquis? quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene velle minus.

1 comment:

Bri said...

Un tempo, o Lesbia, dicevi di conoscere soltanto Catullo,
e di non volere nemmeno Giove al posto mio.
Allora ti ho amato non tanto come il popolo ama un’ amante
ma come un padre ama i figli e i generi.
Ora ti ho conosciuto: perciò anche se ardo più intensamente,
tuttavia per me sei molto più vile e inconsistente.
Come può succedere, tu dici? Perché una tale offesa costringe
un amante ad amare di più ma a voler bene di meno.